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Cessione del credito

Bilancio di fine anno: per le PMI un aiuto arriva dell’invoice trading


Grazie all’invoice trading, le PMI che si avviano alla chiusura del bilancio d’esercizio possono cedere i crediti commerciali senza aumentare il debito finanziario, nell’ottica di migliorare il rating dell’azienda.

Novembre 23, 2020


Mancano ormai poche settimane alla chiusura del bilancio di esercizio 2020 per le piccole e medie imprese italiane. In un anno segnato dalla crisi economica, il bilancio di molte imprese soggette alla chiusura temporanea dell’attività rischia di produrre nei prossimi mesi ripercussioni negative sulla valutazione del rating aziendale, e di conseguenza sulla capacità futura di accesso al credito da parte delle aziende stesse.

Non tutte le modalità di cessione dei crediti hanno effetti positivi sul rating


In questo contesto, il ritardo nei tempi di pagamento delle fatture riscontrato dalla maggior parte delle imprese assume un valore sempre più importante man mano che ci si avvicina alla fine dell’anno: le fatture non pagate finiscono per aumentare il volume dei “crediti commerciali” vantati verso i clienti, nell’apposita voce di bilancio, ragion per cui le imprese cercano di smaltire questi ultimi nel più breve tempo possibile.

È importante, tuttavia, ricordare che non tutte le modalità di cessione dei crediti si equivalgono: nel caso dell’anticipo fatture bancario, infatti, l’operazione in sé non porta a ridurre direttamente l’esposizione verso i clienti, ma ha come effetto quello di aumentare la liquidità disponibile a fronte di un aumento del debito finanziario dell’impresa, con peggioramento della PFN e di conseguenza dello stesso rating.

I vantaggi dell’invoice trading o della cessione di crediti pro soluto


Da alcuni anni, tuttavia, è possibile cedere i propri crediti commerciali anche senza passare per società di factoring e senza chiedere un anticipo bancario su fatture non ancora riscosse: grazie a piattaforme di invoice trading online, come CashMe, è possibile infatti cedere le fatture non ancora incassate in maniera flessibile e nella forma pro-soluto, trasferendo completamente il rischio verso l’acquirente del credito.

L’invoice trading, pertanto, ha come conseguenza quello di ridurre il credito commerciale dell’azienda verso i propri clienti e aumentare la disponibilità di cassa, senza aprire nuove passività. Il capitale circolante e la PFN si riducono di conseguenza, e il bilancio – come dimostriamo in questo esempio concreto - può portare a un deciso miglioramento del rating nei mesi successivi alla cessione dei crediti commerciali, in un circolo virtuoso che può in questo modo favorire la capacità dell’impresa di accedere al credito bancario e a una migliore qualità di quest’ultimo.